L’Associazione Volontariato Flumerese si costituisce nel 1993, dalla volontà e l’impegno del dott. Tommaso Addesa e di tanti giovani e meno giovani del nostro paese, per dare risposta alla richiesta di volontariato che veniva da quella parte di popolazione che ancora forte aveva il ricordo del terremoto del 1980.
Si cominciò subito con una sede, in vico 1° San Rocco e la sottoscrizione per l’acquisto di un’autoambulanza, da utilizzare per soccorso e trasporto infermi, considerando che il vicino ospedale di Ariano Irpino era appena in grado di servire la sua comunità e grazie alla generosità dei cittadini di Flumeri, come sempre del resto, il mezzo sanitario fu presto in servizio al paese.
Nel 1995 l’Associazione sposta la propria sede in via Olivieri, e si comincia a parlare di protezione civile, anche a seguito dell’interesse nazionale da parte della Presidenza Del Consiglio Dei Ministri, la quale emana le prime dispositive in materia di soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali.
Nello stesso anno la prima emergenza nazionale a cui partecipa il gruppo di Volontariato Flumerese, alluvione in provincia di Livorno che interessa ben 12 comuni attraversati dal fiume Seravezza, ma particolarmente colpito il comune di Cardoso, nel quale i nostri ragazzi operano per ben dieci giorni, con il compito di ridare splendore e funzionalità alla cattedrale del paese, completamente svuotata di ogni cosa al suo interno a causa del furioso passaggio delle acque del fiume. Particolarmente, in questa occasione, hanno operato come muratori, imbianchini, idraulici, elettricisti e falegnami, ebbene si, perchè il volontariato non ha bisogno di capi che danno ordini e usano paroloni per confortare i cittadini vittime di calamità, ma di figure pratiche e soprattutto mosse dalla buona volontà.
Nel maggio del 1998, durante l’esercitazione nazionale delle Misericordie d’Italia, alle quali abbiamo sempre partecipato e continuiamo a farlo, presso Castelnuovo di Garfagnana a Lucca, il gruppo viene allertato e fatto rientrare immediatamente per intervenire nell’alluvione di Quindici e Sarno, in cui persero la vita 120 persone e ben tre paesi completamente devastati dalle colate di fango e acqua.
Per tale emergenza, l’attenzione del nostro intervento viene rivolta alla contrada Bosagro di Quindici, maggiormente colpita dall’alluvione, i cui primi piani delle abitazioni furono completamente inondati di fango, che coprì ogni cosa presente, dalla macchina al deposito delle derrate alimentari, nonché animali come maiali e pecore.
Le operazioni di sgombro e pulizia degli ambienti devastati, durano per circa venti giorni, durante i quali sono molti i cittadini di Flumeri, anche non iscritti all’Associazione, a voler partecipare attivamente a queste operazioni di soccorso, riscoprendo l’importanza del Volontariato e la reale utilità sociale, senza tralasciare lo spirito di gruppo e la sinergia che si crea tra tutte le associazioni presenti agli interventi di soccorso; una società civile si dimostra quando nella difficoltà degli altri viene fuori la solidarietà di tutti!
Durante questi anni ci rendiamo conto, anche a seguito della ormai collaudata squadra di emergenza Flumerese, che sempre più dobbiamo puntare al potenziamento delle apparecchiature per l’autosufficienza in soccorso, acquistando un gruppo elettrogeno da 7 cv x 3 Kw, un carrello appendice con cofano di chiusura ermetica, cucina da campo, tavoli, sedie ed ogni attrezzo per cucinare e alloggiare confortevolmente in tenda per tutta la durata della permanenza nei luoghi calamitati.
Nel 1999 la prima missione all’estero, precisamente al campo Kavaje a nord di Tirana in Albania.
Per l’occasione collaboriamo con l’ANPAS Regione Campania, la quale mette a nostra disposizione un TIR per trasportare i generi alimentari raccolti nella nostra comunità, con l’occasione ringraziamo ancora una volta la generosità di tutti i Flumeresi e dei negozianti del paese, per poi consegnarli personalmente alla popolazione devastata dalla guerra.
Anche in questa occasione il personale dell’Associazione Flumerese ha egregiamente ristrutturato alcune aule della scuola materna, brutalmente assaltata ed incendiata durante un conflitto a fuoco tra opposte frange per aggiudicarsi il territorio; ma non solo, si è instaurato un rapporto di stima e di collaborazione con i partecipanti alla missione “arcobaleno”, che abbiamo realizzato un campo tutto nostro, denominato “campo TRENTO”, definiamolo pure un avamposto del volontariato per il primo soccorso alla popolazione.
Nel 2000 ravvisiamo la necessità di avere un mezzo da impiegare in attività di antincendio boschivo, vista la nostra stretta collaborazione nata in quel periodo con il Settore Foreste Regione Campania di Avellino e la collaborazione con la Comunità Montana dell’Ufita in materia di avvistamento AIB. Per tale occasione allestiamo un Lada Niva 1.6 con un modulo per lo spegnimento da 300 litri, una potente motopompa, 50 metri di tubazione e tanti raccordi di apertura/chiusura delle mandate, completamente assemblate e montate a mano dai nostri ragazzi e collaudate per essere funzionali e versatili per ogni necessità. Ma nello stesso anno troviamo l’occasione per l’acquisto di un altro fuoristrada, un Daihatsu Feroza 1.6, quasi nuovo, che va ad integrare il trasporto della logistica, già affidato al fedelissimo e super potente Range Rover.
Nel 2002 la Regione Campania attiva la sala radio di Protezione Civile e mette in moto ufficialmente la macchina regionale dei moduli operativi, assegnando alla nostra organizzazione il modulo logistico ed idrogeologico.
Lo stesso anno si verifica un evento sismico in provincia di Campobasso, che colpisce particolarmente la comunità di San Giuliano di Puglia, dove un’intera scuola elementare crolla provocando la morte di tutti i bambini e le maestre presenti nell’istituto, oltre a danneggiare centinaia di abitazioni anche nei paesi limitrofi. La nostra presenza diventa necessaria ed incisiva nella comunità di Casacalenda, dove viene allestito un campo container, destinato alla popolazione la cui casa è dichiarata inagibile, apportando non solo manodopera affiancata all’esercito per la realizzazione del condotto fognario, ma anche utile supporto di coordinamento delle forze volontarie non specializzate che accorrevano da tutta la Nazione.
Nel 2003 viene finanziato alla nostra associazione un progetto di potenziamento logistico dalla Regione Campania, ed acquistiamo un gruppo elettrogeno da 16 Kw trifase 1500 giri raffreddato ad acqua, in grado di funzionare in condizioni estreme e per lungo tempo senza mai fermarsi, un carrello rimorchio per il trasporto del gruppo elettrogeno, un’elettropompa sommersa da 3100 litri/minuti a pale aperte con il passaggio di solidi fino ad in diametro di 0,70 cm e tubature in uscita da 0,80 cm, una torre faro da 7 metri con sollevamento pneumatico e quattro fari per un complessivo di 2000 watt. Con queste apparecchiature l’Associazione diventa davvero determinante per il soccorso alla popolazione, soprattutto per l’alta professionalità dei ragazzi stessi, i quali a cadenze trimestrali si addestrano intorno a queste apparecchiature, simulando scenari tra i più apocalittici presso il fiume Ufita, presente sullo stesso territorio Flumerese, il quale desta anche molta preoccupazione per la popolazione residente nelle vicinanze.
Dal 2022 la Protezione Civile Flumerese trasferisce la sua sede nel comune di Ariano Irpino, presso il centro fiera della campania in contrada Casone. Una ubicazione che ci permette di la disponibilità di: sala mensa, sala accoglienza, sala TV ricreativa, sala Presidenza provvista di materiale e apparecchiature per la formazione dei volontari, bagno uomini/donne e docce, oltre ad un’area molto ampia per ogni tipo di addestramento ed un ampio garage per la custodia dei mezzi con le nuove porte a scorrimento antibloccaggio.
Ma la vera forza ed il successo di questa Associazione è nei giovani che la frequentano, che ogni giorno ci sorprendono con dimostrazioni di affetto e di attaccamento a questa struttura, perchè dobbiamo essere consapevoli che le attrezzature, i mezzi e quanto altro è possibile comprarlo, ma la forza dei volontari no, è spontanea ed incontrollabile, noi siamo stati fortunati e speriamo che continui sempre così..Grazie a tutti e forza NOI !!